Gonartrosi: cos’è, chi colpisce, la cura
Che cos’e’ la gonartrosi?
La gonartrosi è una patologia cronica con usura progressiva della cartilagine articolare che crea un vero e proprio impedimento alla normale funzionalità del ginocchio, con un conflitto delle superfici articolari che provoca dolore e conseguente limitazione articolare.
Il dolore può insorgere in modo subdolo con i primi sintomi ad esempio nell’alzarsi da una sedia, con una zoppia di pochi secondi che scompare dopo i primi passi, oppure al mattino al risveglio mettendo i piedi per terra con difficoltà nei movimenti, oppure piegando le ginocchia nell’atto di rialzarsi.
Nei casi che iniziano a diventare più importanti compare la deformazione dell’articolazione stessa.
Chi colpisce prevalentemente?
Colpisce prevalentemente pazienti oltre i 60 anni anche se è sempre più frequente l’insorgenza di questa patologia in età più giovane, a seguito dell’aumento delle attività sportive amatoriali ad esempio calcetto, rugby, tennis, padel, sci, soprattutto in condizioni di scarsa preparazione fisica.
Qualsiasi sport deve essere affrontato con un allenamento adeguato volto a limitare il più possibile ad esempio quelle lesioni legamentose che, se non trattate adeguatamente, possono creare una instabilità articolare, terreno fertile per l’instaurarsi di lesioni cartilaginee che rappresentano il substrato dell’artrosi degenerativa.
Il sesso più colpito è quello femminile.
Cos’è la gonartrosi bilaterale?
É una patologia che coinvolge entrambe le ginocchia.
Le cause sono quelle che abbiamo già espresso precedentemente ma importante è evidenziare quanti compartimenti articolari sono interessati.
L’articolazione del ginocchio è formata da più compartimenti che vengono identificati come:
- articolazione femoro-rotulea (tra femore e rotula)
- articolazione femoro-tibiale laterale e mediale (interno) (tra femore e tibia)
Quando sono colpiti tutti e tre i compartimenti, nelle fasi più avanzate della malattia artrosica
Si parla di Gonartrosi tricompartimentale che rappresenta lo stato più severo della patologia.
In questa fase è normalmente presente un segno importante dello stadio della patologia e cioè un gonfiore prevalentemente nella parte superiore del ginocchio, in quella parte che si chiama sfondato soprarotuleo.
Esiste una cura?
Il segreto della cura nella gonartrosi consiste nell’evidenziare il più presto possibile, mediante una diagnosi precoce eseguita da uno specialista, tutti quei parametri che sono la causa di questa patologia.
Ad esempio:
- l’obesità è uno dei fattori predisponenti alla gonartrosi
- le deviazioni severe costituzionali in valgo ed in varo del ginocchio,
- le instabilità legamentose conseguenti a lesioni dei legamenti collaterali interni ed esterni o legamenti crociati non trattate adeguatamente
- pregresse fratture dell’estremo distale di femore o piatto tibiale esterno
- malattie immunitarie tipo l’artrite reumatoide che generano un assottigliamento della cartilagine articolare ed il conseguente instaurarsi di lesioni cartilaginee.
Molti ricercatori si stanno dedicando, da molto tempo ormai, alla cura precoce della gonartrosi o meglio di quelle lesioni cartilaginee che come abbiamo già detto sono il substrato della patologia.
Non è possibile rigenerare la cartilagine perduta. Ma è possibile tenere sotto controllo il parametro dolore mediante l’uso di molti trattamenti.
Ad esempio:
- Acido Ialuronico definito anche Viscosupplementazione, questo trattamento tende a rigenerare principalmente il liquido sinoviale, che rappresenta la sostanza principale delle articolazioni;
- Infiltrazioni di Platelet Rich Plasma o Gel piastrinico che si basa sul prelievo venoso dal paziente, depositato sterilmente in una centrifuga che separa il plasma dalle piastrine. Una volta preparato il prodotto che ne deriva, il gel piastrinico viene infiltrato nel ginocchio in concentrazione molto elevata agendo sulla diminuzione del dolore.
- MSCs o cellule mesenchimali che sono prese dal midollo osseo e che una volta iniettate nel ginocchio hanno un effetto positivo sull’infiammazione.
Gli esercizi propedeutici per chi soffre di gonartrosi sono:
- stretching dei muscoli flessori
- recupero dell’estensione del ginocchio (per quanto possibile)
- recupero della estensibilità del polpaccio
- footing leggero su terreni non scoscesi.
La gonartrosi colpisce prevalentemente quei pazienti laddove l’asse biomeccanico degli arti inferiori è disallineato. Ad esempio il ginocchio valgo o varo crea uno squilibrio negli appoggi degli arti inferiori.
Il trattamento del valgismo o del varismo severo deve essere trattato, se di grado elevato, entro i 60 anni, mediante interventi chirurgici di osteotomie antivalgo ed antivaro atti a ripristinare il corretto allineamento del ginocchio ed a rallentare la progressione della malattia.
Nei casi meno gravi, soprattutto in quei pazienti ad elevata richiesta funzionale, se la deviazione non è particolarmente rilevante, ma ci troviamo di fronte alla presenza di dolore, si impianta una Protesi Monocompartimentale, che consta di un solo compartimento. Questa sostituzione parziale di una parte del ginocchio offre dei vantaggi:
- Intervento minimamente invasivo
- Conservazione dei legamenti crociati
- Minima perdita ematica
- Ripresa funzionale più rapida
- Carico immediato alla deambulazione
Il trattamento nei casi di gonartrosi conclamata è l’impianto di una PROTESI di ginocchio.
Dove trovare la Dott.ssa Elvira di Cave
La Dott.ssa Elvira Di Cave, specialista in Ortopedia e Traumatologia, riceve presso la Casa di Cura Pio XI e l’Istituto di Scienza e Medicina dello Sport – CONI.
Se il tuo ginocchio manifesta i sintomi di una gonartrosi, non aspettare che peggiori, ricorri a una consulenza specialistica. Contattaci qui per richiedere un appuntamento.